sábado, 2 de febrero de 2008

sindicalismo italiano


Sindacalismo rivoluzionario
Il sindacalismo rivoluzionario è formato da anarchici, marxisti e militanti che vedono nello sciopero generale e nel conflitto tra le classi (lotta di classe), un momento rivoluzionario fondamentale per l’emancipazione degli sfruttati.
I sindacalisti rivoluzionari ritengono che il sindacato possa bastare a se stesso, costruendo un progetto di una società socialista strutturata sull’”egemonia” dei lavoratori associati nei sindacati.
Anarco-sindacalismo
L’anarco-sindacalismo è spesso indistinguibile da quello rivoluzionario e si richiama ad una concezione libertaria degli stessi. I sindacati anarchici più importanti sono stati essenzialmente la FORA, la CNT, l’ USI e la CGT francese.

3 comentarios:

pepito grillo dijo...

ll sindacato, organizzazione di massa per eccellenza, è nato storicamente nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in generale, per soddisfare gli specifici bisogni materiali dei lavoratori\lavoratrici.

Per i comunisti anarchici il sindacato deve essere caratterizzato dall’eterogeneità e dall’azione diretta.

L'etereogeneità è necessaria perchè i sindacalisti debbono tutelare gli associati, prescindendo dalla loro ideologia, ovvero devono unire non tanto gli iscritti di questo o quel partito, ma tutti i lavoratori.
L’azione diretta è da intendere come partecipazione in prima persona alle lotte e alle rivendicazioni sociali. Il sindacato è quindi uno strumento in mano ai lavoratori\lavoratrici e, pertanto, l’emancipazione non può che essere il risultato finale di una pratica costante di lotta quotidiana.

pepito grillo dijo...

L'organizzazione sindacale deve avere uno scopo ultimo ed uno immediato. Lo scopo ultimo deve essere l'espropriazione del capitale da parte del lavoratori associati, la restituzione cioè ai produttori, e per essi alle loro associazioni, di tutto ciò che il loro lavoro ha prodotto, di tutto ciò che ha prodotto il lavoro della classe operaia attraverso i secoli, di tutto ciò che senza l'opera del lavoratori non avrebbe alcun valore. Lo scopo immediato è sviluppare sempre più lo spirito di solidarietà tra gli oppressi e di resistenza contro gli oppressori, tenere esercitato il proletariato con la ginnastica continua della lotta operaia nelle sue forme più diverse, conquistare oggi stesso tutto ciò che è possibile strappare, per quanto poco possa essere, al capitalismo in benessere e libertà. (Luigi Fabbri, L'organizzazione operaia e l'anarchia).

pepito grillo dijo...

comunisti anarchici ritengono che il sindacato attuale sia degenerato e venduto, essenzialmente perché mira al mantenimento dei propri privilegi, tutelando e mantenendo l'unità sindacale e non quella di classe.

Molto spesso la considerazione del sindacato come degenerato e venduto, porta molti anarchici a non voler "sporcarsi le mani" e ad isolarsi in una posizione “nullista”. I comunisti anarchici ritengono invece che talvolta è necessario farlo laddove i lavoratori si trovano in difficoltà e necessitano di un aiuto pratico.